Armenia

INFORMAZIONI GENERALI

Paese senza sbocco sul mare, ma circondato da altri Paesi con cui i rapporti non sono sempre idilliaci, l’Armenia è un’autentica miniera di bellezze degne di un viaggio, con una storia decisamente affascinante, una cucina originale, paesaggi stupendi, costi accessibili e una forte spiritualità, oltre che una popolazione oltremodo fiera e accogliente.
A cavallo fra Asia ed Europa, con un passato a dir poco turbolento e sotto l’egida dell’Unione Sovietica per buona parte del Novecento, l’Armenia ha saputo conservare una sua straordinaria autenticità, che la farà sembrare, agli occhi di un viaggiatore italiano, ben più distante delle 4 ore e mezza circa che separano il nostro Paese da Yerevan, la capitale: e sì, perché arrivare fin qui non è per nulla complicato, poiché esistono anche diversi voli diretti, operati pure da compagnie low cost.
Questa particolarità rende un viaggio in Armenia decisamente economico, perché i prezzi per alloggi, negozi, ristoranti e locali in genere sono decisamente al di sotto di quelli relativi a molte altre destinazioni. La lingua parlata è l’armeno, ma in generale l’inglese è abbastanza diffuso, anche se non parlato propriamente da tutti: nel centro di Yerevan e nei principali siti turistici, comunque, non avrete difficoltà a comunicare in inglese. Per entrare in Armenia occorre avere il Passaporto, la cui validità deve corrispondere come minimo al tempo di permanenza nel Paese: se il tempo in cui rimarrete in Armenia non supera i 180 giorni consecutivi nell’arco di 12 mesi, non serve il visto turistico di ingresso. La moneta in corso è il Dram armeno, con 100 Dram che equivalgono a 7-8 euro, e 1 euro che corrisponde a 13-14 Dram. Per chi sceglie un viaggio in questo Paese, specialmente per la prima volta, il consiglio è di alloggiare nella capitale Yerevan, il cui centro è moderno e dotato di tutti i servizi: ovviamente spostandosi in periferia la situazione cambia un po’, ma la sicurezza è sempre ampiamente garantita e risulterà anche divertente comunicare con gli abitanti del luogo, che faranno di tutto per darvi le giuste indicazioni e in molti casi vi accompagneranno per alcuni tratti di strada a piedi.
Dalla capitale poi è possibile muoversi alla scoperta delle tante bellezze del Paese, utilizzando mezzi pubblici (e in tal caso preparatevi anche a grandi avventure, poiché non è da escludere che possano capitarvi vetture decisamente malandate) oppure prenotando escursioni con tour operator organizzate già dall’Italia o ancora servendosi di un autista/taxi, magari con l’aiuto della struttura ricettiva presso cui si alloggia.
Il fuso orario recita +4 rispetto a Greenwich, per cui in Armenia l’orologio è 3 ore avanti rispetto all’Italia: quando da noi sono le 9.00 a Yerevan saranno le 12.00. Il Paese è montuoso e presenta un clima continentale: in inverno fa molto freddo, con la temperatura che, tra novembre e inizio marzo, arriva anche a -10 gradi; in estate invece fa molto caldo, con luglio e agosto che possono facilmente superare i 40 gradi, per cui occorre valutare con attenzione le proprie esigenze anche da questo punto di vista nel programmare un viaggio da queste parti.

ATTRAZIONI

MUSEO DI STORIA DELL’ARMENIA A YEREVAN

- Reputiamo doveroso iniziare questo fantastico tour dalla capitale, la sorprendente Yerevan, puntando dal luogo che racchiude al meglio la storia e le tradizioni di questo meraviglioso Paese: si tratta del Museo di Storia dell’Armenia. Il nome attuale è stato adottato nel 2003: da segnalare soprattutto la preziosa collezione di manufatti risalenti all’Età del Bronzo, con sculture, ritratti e quella che viene considerata la più antica scarpa di cuoio del mondo, vecchia di circa 5.500 anni. E poi, grandi carretti in legno, un’ampia sezione dedicata al periodo sovietico, costumi e oggetti: tutto questo è visitabile recandosi in centro, nei pressi di Piazza della Repubblica e pagando un biglietto di ingresso di soli 6 euro, con la possibilità di acquistare anche un’audioguida in italiano. Davvero molto interessante.

LAGO SEVAN E SEVANAVANK

- A quasi 2.000 metri di altitudine si trova uno dei laghi d’acqua dolce d’alta quota più grandi del mondo, che copre circa 950 chilometri quadrati: si tratta del bellissimo Lago di Sevan che, snobbato dagli armeni ricchi, i quali prediligono le acque della vicina Georgia, è spesso scelto da campeggiatori da tutto il mondo ed escursionisti. La vista è davvero spettacolare ed è facile arrivare qui in giornata da Yerevan in poco più di un’ora e una volta giunti qui consigliamo di andare a visitare il complesso monastico di Sevanavank, risalente al IX secolo, composto da tre chiese e che richiama ogni anno tantissimi turisti.

TEMPIO DI GARNI

- Uno dei luoghi più noti dell’Armenia, posto a circa 30 chilometri dalla capitale, è il magnifico Tempio di Garni. Si tratta di una struttura molto antica, collocabile nel I secolo d.C., realizzato in stile greco-romano grazie al re armeno Tiridate e innalzato in onore del Dio del Sole, Mitra. Il passaggio al cristianesimo, avvenuto 3 secoli più tardi, causò la distruzione di molti siti pagani, sorte a cui questo Tempio scampò perché ricollegato più alle sue funzioni di tomba che di culto. Tuttavia il terremoto del 1679 distrusse l’opera che venne progressivamente abbandonata e dimenticata: il rinnovato interesse per l’arte ellenica portò per fortuna al recupero di numerosi monumenti e il Tempio di Garni venne ricostruito a cavallo fra gli anni ’60 e ’70 del Novecento. Una visita qui e ad altre straordinarie bellezze nelle vicinanze (come il Monastero di Ghegard) è d’obbligo, anche perché la Valle del Fiume Azat è Patrimonio dell’Umanità Unesco e il tempio di Garni sorge proprio su una gola del Fiume in questione, dove è possibile notare i resti di una vecchia chiesa e di alcune antichissime terme romane.

NORAVANK

- Altro complesso monastico decisamente degno di nota è quello di Noravank, a circa 120 chilometri da Yerevan e facilmente raggiungibile anche con escursioni organizzate e prenotabili già dall’Italia, che spesso includono pure un’altra sosta interessante al Monastero di Khor Virap. La chiesa di Surp Astvatsatsin è la stella di questo insieme architettonico fondato nel XII secolo e restaurato in più occasioni, tra l’altro meta di visitatori durante tutto l’anno e ben organizzato anche per quel che concerne l’offerta di locali e ristoranti, come ad esempio, a pochi chilometri, un curioso caffè dentro una grotta.

PIAZZA FRANCIA E TEATRO DELL’OPERA

- Torniamo nel cuore della capitale Yerevan (che spesso vedrete riportata come Erevan), per arrivare in un luogo interessante per ragioni pratiche e per i suoi riferimenti. Situata a pochi chilometri da Piazza della Repubblica, Piazza Francia è una zona di grande passaggio che ospita tra l’altro il Teatro dell’Opera, risalente agli anni ’30 e poi ristrutturato nel corso del Novecento, e nel parco si trova la statua di un personaggio interessante legato all’arte e alla storia del Paese: si tratta di Padre Komitas, musicologo, compositore e religioso armeno. Autentica gloria nazionale, è considerato un martire del genocidio armeno poiché il dramma di questo evento, che visse direttamente anche perché abitò a Istanbul per diversi anni, lo scosse fortemente, influendo sulla sua salute psichica, anche perché gran parte del suo patrimonio musicale andò distrutto in quei tragici anni. Ricoverato in una clinica a Parigi morì nel 1936. Il conservatorio statale qui presente è dedicato a lui ed è anche il punto di riferimento e di partenza per diversi tour da Yerevan verso molto luoghi del Paese.

MONASTERO KHOR VIRAP

- Inserito nei tour che arrivano anche a Noravank, il Monastero di Khor Virap è legato alla leggenda di Gregorio l’Illuminatore, fatto prigioniero in una grotta per 13 anni per fargli abbandonare la fede cristiana: ciò non avvenne e per giunta egli guarì il suo aguzzino, il Re Tiridate III, da una malattia definita incurabile. All’alba del IV secolo d.C. il sovrano e la sua famiglia vennero battezzati e dichiararono il Cristianesimo religione di Stato. Oggi la zona è il punto più vicino al Monte Ararat, annesso alla Turchia ma che gli armenti considerano parte della loro storia.

ARCO DI CHARENTS E VISTA SUL MONTE ARARAT

- Sempre il glorioso Monte Ararat, dove si posò l’Arca di Noè dopo il Diluvio Universale, è al centro di un’altra bellissima attrazione per chi giunge in Armenia. Lungo il percorso che conduce da Yerevan al Fiume Azat alla scoperta di meraviglie come i templi di Garni e di Ghegard, si trova un interessante tappa che, infatti, è sempre inserita nelle escursioni organizzate dai tour operator: si tratta dell’Arco di Charents, costruito nel 1957. Si tratta di una sorta di cornice a una vista tra le più suggestive del Paese, per l’appunto sul Monte Ararat: un panorama davvero incantevole, assolutamente da non perdere, il cui nome è un omaggio al poeta e attivista politico armeno Yeghishe Charents, vittima delle purghe staliniste.

PIAZZA DELLA REPUBBLICA DI YEREVAN

- Uno dei luoghi più celebri del Paese è la bellissima Piazza della Repubblica di Yerevan, per molti anni chiamata Piazza Lenin. Costruita negli anni ’20 del Novecento, oggi il luogo in questione presenta delle bellissime fontane dove, nella bella stagione, prende vita uno spettacolo di luci, musica e colori. Al centro della vasta piazza si nota un disegno che ricorda gli antichi e preziosi tappeti armeni e gli edifici che la circondano rendono questo spazio davvero molto suggestivo: il Museo di Storia dell’Armenia, la Galleria Nazionale, la sede del Governo, diversi Ministeri, come quello dei trasporti, delle Comunicazioni e degli Affari Esteri, hotel prestigiosi e tanti bar, ristoranti e negozi.

DILIJAN

- Tra Monasteri, Musei e bellissimi paesaggi, in Armenia è possibile trovare anche qualcosa di diverso, diciamo un angolo di Svizzera: non sappiamo quanto i nostri vicini elvetici possano essere d’accordo con gli armeni su questo, ma la città di Dilijan è nota da queste parti proprio come la Piccola Svizzera. Particolarmente frequentata da artisti di ogni genere, come scrittori, musicisti, pittori, registi, era un luogo di villeggiatura tranquillo e molto apprezzato sotto il dominio sovietico e si è aperto al mondo dagli anni ’90 del secolo scorso. Tra natura, chiese medievali, monumenti sovietici meno ingombranti che altrove e un clima decisamente gradevole, con paesaggi oggettivamente belli e suggestivi, Dilijan ha visto crescere enormemente la propria fama negli ultimi anni ed è sempre più spesso inserita tra le tappe da non perdere per chi visita il Paese.

CATTEDRALE DI ECHMIADZIN E MUSEO

- Uno dei luoghi imperdibili di questo viaggio è senza dubbio la città di Vagharshapat, spesso nota come Echmiadzin. Con circa 60mila abitanti, posta a circa 20 chilometri da Yerevan, è uno dei siti più sacri del Paese, sede della Chiesa apostolica armena: il nome Echmiadzin significa “Discese l’Unigenito”. Proprio in questi luoghi Cristo apparve a Gregorio l’Illuminatore indicandogli, per mezzo di una luce dorata, il punto in cui doveva sorgere la Cattedrale, punto dove oggi si trova l’altare. La costruzione risale al 301 d.C. e venne più volte ristrutturata: la sede del clero cambiò destinazione spesso nei secoli, ma tornò definitivamente qui nel 1441. La visita è arricchita in maniera importante dal Museo della Cattedrale, posto di fronte al luogo di culto e il cui biglietto di ingresso costa circa 5 euro, che contiene reliquie di grandissima importanza, legate agli Apostoli Pietro e Taddeo, frammenti di legno dell’Arca di Noè e della Croce di Gesù. Il reperto più rilevante però è quello su cui esistono i maggiori dubbi riguardo alla sua autenticità: ci riferiamo alla Punta della Lancia di Longino, che colpì il costato di Cristo, portata in Armenia da Taddeo e conservata in precedenza nel Monastero di Ghegard. Per arrivare qui ci sono diverse soluzioni, come tour organizzati o brevi viaggi in auto con autisti locali o, ancora, servendosi dei mezzi pubblici.

MONASTERO DI GHEGARD

- Altro luogo simbolo del Paese è il bellissimo Monastero di Ghegard, il cui nome significa “Monastero della Lancia”: qui, infatti, era custodita la lancia che colpì Cristo durante la Crocifissione, reperto che oggi è conservato nel Museo della Cattedrale di Echmiadzin e che l’apostolo Taddeo, tra mille vicissitudini, portò in Armenia. Il magnifico complesso venne costruito per la prima volta nel IV secolo d.C. grazie a Gregorio l’Illuminatore e più volte ricostruito, è scavato nella roccia, cosa che lo rende davvero spettacolare. La chiesa più importante è quella dedicata alla santa Madre di Dio e risale al 1215 ma è il complesso in sé a catturare l’attenzione: si tratta di uno dei siti Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 2000 ed è spesso inserito nel tour che comprende anche il tempio di Garni e l’Arco di Charents. Assolutamente da non perdere.

ESCURSIONE: TBILISI

- Quando si sceglie di andare in un Paese come l’Armenia una scelta ampiamente condivisibile è di girarlo in lungo e in largo il più possibile: un viaggio anche solo di pochi giorni non è affatto da escludere, anzi, consente di visitare numerosi luoghi di grande interesse tenendo come riferimento la capitale Yerevan, anche per via delle dimensioni ridotte del Paese. Così facendo, non è affatto da escludere la possibilità di tornare più volte da queste parti per completare il viaggio e visitare ciò che, in pochi giorni, non è rientrato nel vostro itinerario. Fatta questa premessa, comunque, reputiamo altrettanto stuzzicante l’idea di aggiungere a un viaggio di più giorni o a un eventuale ritorno in Armenia, un’escursione oltre i suoi confini: qui però occorre pianificare tutto con attenzione. Bisogna infatti tener conto del fatto che l’accesso in Turchia e in Azerbaijan, fra i Paesi confinanti, non è permesso, mentre si può raggiungere senza problemi l’Iran o, meglio ancora, la Georgia. Ed è proprio presso questo Paese che indirizziamo il nostro viaggio nel viaggio partendo da Yerevan, per affrontare circa 270 chilometri e raggiungere la bellissima Tbilisi. La capitale georgiana è infatti a portata di mano ed esistono diverse soluzioni: un viaggio in treno forse un po’ troppo lungo ma decisamente economico, oppure un volo diretto di 40 minuti circa però di solito abbastanza costoso, così come costoso può essere andare con un taxi locale. La soluzione ideale è quindi, a nostro parere, quella di affidarsi a un autobus oppure ai minibus chiamati Marshrutka, che fungono da taxi collettivi e sono economici, comodi e allegri. Tbilisi saprà sorprendervi con le sue bellezze e consigliamo di passare qui almeno una notte per ammirare luoghi come la Fortezza di Narikala e la Cattedrale di Sameba, ammirare il centro storico, fare una foto alla celebre Torre dell’Orologio, concedersi magari una cena presso un ristorante che offra la tipica cena georgiana, tra le più note del Caucaso, e magari concedersi pure qualche ora alle terme.

TESORI NASCOSTI

SINFONIA DELLE ROCCE

- Sito originale e suggestivo è il Monumento Naturale noto come “Sinfonia delle Rocce”: sembra un grande organo di basalto (non per niente è l’altro modo in cui è chiamato), con colonne di basalto originate dal raffreddamento e la cristallizzazione della lava vulcanica, alte fino a 50 metri e davvero spettacolari, perché sembrano lavorate a mano. Arrivare qui è facile, poiché questa incantevole attrazione è a breve distanza dal Monastero di Garni ed è sempre inserita come tappa nel tour che prevede la visita al Monastero in questione, a quello di Ghegard e all’Arco di Charents: si paga un biglietto di ingresso che presenta costi irrisori, pari a circa 50 centesimi di euro.

LA CASCATA DI YEREVAN

- Trasferiamoci nella capitale Yerevan, dove campeggia una struttura che non vi lascerà indifferenti, ossia la Cascata: qui ha sede uno dei più importanti centri culturali della città, il Centro Cafesjian, con un negozio alla base e, di fronte un meraviglioso giardino con tre splendide sculture del grande Fernando Botero, oltre ad altre statue decisamente interessati. Una scala mobile vi condurrà in cima, da dove potrete ammirare un panorama impareggiabile. La struttura esterna, la cascata in pietra calcarea degli anni ’70, ripresa poi a inizio Duemila, è davvero impressionante, con i suoi 50 metri di larghezza e 300 metri di lunghezza. Piazza della Repubblica, facilmente raggiungibile, dista un paio di chilometri da qui.

IL BRANDY ARMENO

- Fiore all’occhiello dei prodotti locali è l’eccezionale Brandy-Cognac armeno: assaggiate i più famosi ossia l’”Ararat” e l’”Ani”, fate un giro presso le distillerie di Yerevan e capirete il perché del grande successo di questa bevanda. Se viaggiate con una compagnia low cost e non avete il bagaglio da stiva, niente paura: in aeroporto si trova una vasta selezione di questo prodotto, ideale per un regalo di classe o, semplicemente, come gustoso souvenir del vostro viaggio.

FUNIVIA PIÙ LUNGA DEL MONDO E MONASTAERO TATEV

- Il 23 ottobre del 2010 il Guinness dei Primati ha registrato come funivia aerea più lunga del mondo quella che parte dal villaggio di Halidzor e giunge fino allo spettacolare Monastero di Tatev, edificio in rovina realizzato nel IX secolo: percorrere 5.750 metri sospesi in area, con il punto più altro che supera abbondantemente i 300 metri, a circa 37 chilometri orari per circa 11 minuti è un’esperienza unica che potrete fare proprio qui in Armenia. Prendete posto in una delle due cabine, in cui c’è spazio per più di venti persone, e godetevi questo magico viaggio

Video

Museo della Cattedrale di Yerevan 
Cattedrale di Echmiadzin 
Yerevan, la Cascata 
Monastero di Geghard 
Garni, Sinfonia delle Rocce 
Armenia 🇦🇲- Tempio di Garni 
Yerevan, Arco di Charents e vista sul Monte Ararat 
Yerevan, Piazza della Repubblica 
Armenia - Yerevan, Piazza Francia e Padre Komitas